Vitto_LF |
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| La figura di Basil, per certi versi, nel film è stata stravolta, mentre per altri l'ho trovata azzeccata. Non credo che il Basil di Wilde si sarebbe mai abbassato a concedersi la scappatella che gli è stata regalata nel film. Il pittore considerava Doria un ideale troppo alto, una specie di angelo, e come tale non credo che avrebbe accettato di ridurre i loro rapporti a qualche occasionale incontro a luci rosse, ma avrebbe semplicemente sofferto, come nel libro, fino a capire di aver sbagliato ad idolatrarlo (pur avendo vissuto appieno quest'esperienza e avendone fatto tesoro artisticamente). D'altra parte, nel libro non si è mai lasciato intendere che Dorian abbia allungato le manine (ehm ehm), anzi, pare che lo abbia lasciato perdere man mano che l'amicizia con Harry-la-serpe si intensificava. Chissà, magari anche il Basil del libro, se avesse ricevuto dei segnali ben precisi dal suo pupillo, avrebbe ceduto. E comunque, il fatto che nel film Dorian lo abbia ucciso solo dopo un anno stravolge in parte la trama. Dopo diciotto anni, invece, ha avuto il tempo di vedere coi propri occhi ciò che il quadro rappresentava e di maturare l'odio verso il suo creatore.
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